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Norma al Teatro antico di Siracusa Tutto pronto per il debutto

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Dopo il successo dello scorso anno, con la messa in scena dell’Aida, fra qualche giorno ritornerà l’opera al Teatro Greco di Siracusa. Ad attirare estimatori e turisti quest’anno sarà la Norma, capolavoro di Vincenzo Bellini.

La Norma debutta a Siracusa sabato 4 luglio e sarà replicata il 10, 18 e 25 luglio.

Quest’anno a differenza dello scorso anno, a Siracusa la programmazione del Festival Euro Mediterraneo 2015 al Teatro Greco, sarà ancora più ricca.

Infatti dopo l’inaugurazione del 4 Luglio 2015 con il nuovo allestimento di Norma, ci saranno una serie di concerti e balletti di grande richiamo, fra cui il Galà di Eleonora Abbagnato, star della danza mondiale, l’11 luglio e un Concerto Straordinario che si terrà il 24 luglio, con cast di fama mondiale a sorpresa che sarà annunciato nei prossimi giorni.

Regista e scenografo del nuovo allestimento di Norma è Enrico Castiglione, che ha scelto come direttore d’orchestra Jacopo Sipari di Pescasseroli, aquilano classe 1985, in cui intravede un brillante futuro e che ha dimostrato in questi anni performance intense e raffinate. Sipari è Plurilaureato al Conservatorio e in Giurisprudenza, ed è anche il più giovane avvocato civile rotale, assistente di Diritto Penale all’Università Roma Tre e, se non bastasse, cultore di lingua latina.

Il cast di Norma vedrà il soprano Chiara Taigi nel ruolo che fu della Callas, il tenore Piero Giuliacci interpreterà Pollione, Alessandra Damato sarà Adalgisa e José Antonio Garcia, Oroveso; i costumi sono di Sonia Cammarata e chi li ha visti ha evidenziato la sensibilità per la ricostruzione storica del costume”.

La bacchetta di Sipari dirigerà anche anche il Coro Lirico Siciliano istruito da Francesco Costa e presieduto da Alberto Munafò, una delle migliori realtà liriche d’Italia e non solo dell’isola, con la quale nel 2014 ha lavorato in un’esecuzione nobilissima dei “Carmina Burana”.

“Bellini riesce in ogni frase, in ogni filato a comunicare momenti di lirismo veramente unici. La sua opera più famosa è caratterizzata da una linea melodica pura e limpida, spoglia di estrinseche complessità, ma questa apparente chiarezza cela in ogni nota una laboriosità armonica inaudita, con i contrappunti e gli effetti strumentali che hanno valore soltanto in funzione del canto – afferma Sipari – In Bellini, infatti, la melodia dell’orchestra permette al personaggio di adagiarsi, proprio come su un tappeto di nuvole. Lo ritengo, infatti, un antesignano delle colonne sonore dei film! Perché sebbene all’ensemble siano affidati momenti eccellenti e preponderanti, questi non risultano mai eccessivi e lasciano il passo alle voci: sono loro le protagoniste, proprio come in una pellicola. Per questo si assistono a dei momenti di passione che sembrano recitati, come se ci si trovasse di fronte a delle pièce teatrali. Norma è un’opera eccezionale, vicina a come io intendo la vita. Cerco di filtrare il mondo con gli occhi della purezza e dei grandi sentimenti, così come l’eroina gallica. E dunque, visto dalla mia prospettiva, il suo sacrificio finale è un elemento estremo che la rende vicina a Dio. Il mio ruolo sarà quello di far emozionare, di tradurre a chi lo ascolta questo messaggio intrinseco della Musica belliniana: dirigendo l’orchestra, devo saper toccare le corde dell’animo della platea” conclude il direttore d’orchestra.

Chiara Taigi, colei che sarà Norma, è un antistar per eccellenza e soprano celebrato in tutto mondo, è una pasionaria dell’arte, che considera patrimonio da condividere con tutti e veicolo di crescita spirituale e culturale. “Ho stretto con il pubblico siciliano un legame fortissimo – ci dice la Taigi -  Lo amo e sento che mi ama, visceralmente. Per questo se questa meravigliosa terra chiama, io corro: non solo per grandi eventi musicali, ma ogni volta che sento di doverci essere per solidarietà o per una buona causa. Come per il recente “Stabat Mater” di Pergolesi a Messina. Certo è tutto più semplice quando canto a Bregenz o Savonlinna. Ma vincere la battaglia dell’arte e della cultura ha in Sicilia tutto un altro significato. Se mancassi mi sentirei di venire meno ad un imperativo interiore, morale: la Sicilia ha una grande storia di cultura e d’arte, non si merita di stare sotto i riflettori solo per la mafia e i profughi che sbarcano a Lampedusa. Davanti a tali calamità bisogna sotterrare il nostro ego e darsi da fare affinché la Sicilia rifulga in tutto il suo splendore artistico e culturale. Altrimenti l’isola rischia di trasformarsi in una zattera alla deriva”.

Non solo lei debutta nel ruolo, ma sarà la prima Norma ad affrontare il palco del Teatro Greco. Come sarà la sua sacerdotessa?

«Sul piano musicale e vocale, Bellini alterna fiorettature melismatiche che fanno svettare la voce a melodie lente, giocate sull’esasperazione dei fiati. Di ciò era ben consapevole la Callas, il cui approccio al personaggio rimane, lo sappiamo, di una profondità assoluta. E su questo primato rifletto ora che affronto per la prima volta Norma: io allieva della Tebaldi, sempre carissima e presente nei miei pensieri. E alla mia maestra dedico il mio debutto nel ruolo che fu della sua rivale: lei sa da lassù che nessuna è seconda nel cuore di chi la ama».

Lei è molto sexy ma anche profondamente religiosa e, appunto, spirituale

“Le pare che le due cose siano in contraddizione? Non mi vedo particolarmente glamour, ma in ogni caso le nostre qualità, se ne abbiamo, sono un dono del Creatore ed abbiamo il dovere di farle fruttare come i talenti della parabola. Lo penso sempre, non soltanto quando canto davanti al Papa in Vaticano o mi invitano ad esibirmi per sostenere nobili cause. Sulla scena mi piace trasformarmi di ruolo in ruolo, ora appassionata e fragile come Mimì, ora altera e ieratica come Norma, così solenne, inflessibile, ma umana, commovente, grandissima. La canterò per il meraviglioso pubblico siciliano e per i tantissimi turisti che stanno prenotando da tutto il mondo. Ho un solo messaggio per tutti loro: Vi aspetto!”

L’allestimento di Norma è realizzato in coproduzione con il Festival Belliniano di Catania, messo in scena da Castiglione, regista/scenografo che più di ogni altro ha diffuso in questi anni il nome di Bellini nel mondo, sia perché nel 2009 ha fondato a Catania il Festival Belliniano, ma anche per il successo internazionale riscosso proprio con la Norma.

Enrico Castiglione è infatti l’unico regista/scenografo ad avere il primato di aver messo in scena il capolavoro di Bellini nei tre maggiori teatri greco-romani della Sicilia: nel 2009, anno della nascita del Festival Belliniano al Teatro Romano di Catania (sulle cui rovine si erge la casa natale di Vincenzo Bellini), nel 2012 al Teatro Antico di Taormina (con diretta televisiva su RAI 5 e in mondovisione via satellite “live” nei cinema, poi su RAI UNO) ed ora nel 2015 al Teatro Greco di Siracusa.

“Lo scorso anno con Aida al Teatro Greco di Siracusa ho risposto ad un’autentica sfida, irresistibile ed appassionante – ha confidato il maestro Enrico Castiglione – perché era per me inconcepibile che in una cavea classica così importante e maestosa come quella aretusea non fosse nato e non si fosse consolidato in tutti questi anni un festival operistico internazionale, e per farlo nascere ho messo a disposizione tutta la mia esperienza e la mia passione. Nel 2015 affronto questa nuova scommessa della Norma di Bellini con grande entusiasmo, in un momento storico in cui molti festival rischiano di chiudere. Da quando nel 2009 ho fondato in Sicilia il Festival Belliniano, che quest’anno giunge alla settima edizione consecutiva, avevo il desiderio di portare Bellini e il capolavoro della “Norma” anche al Teatro Greco di Siracusa. Ho immaginato l’intero allestimento proprio lo scorso anno mentre provavo la regia dell’Aida. Ora sono molto contento che questo desiderio sia stato reso possibile”.

E’ infatti la prima volta che la Norma va in scena nell’area archeologica della Neapolis, grazie anche al progetto esclusivo che con questa seconda edizione prosegue e consolida il cammino del Festival Euro Mediterraneo, avviato e realizzato dalla produzione e organizzazione della Fondazione FEM e promosso dal Comune di Siracusa, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da Siracusa Turismo, dall’Associazione Noi Albergatori di Siracusa, grazie alla disponibilità dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione e della Soprintendenza Archeologica di Siracusa, sull’onda di un successo senza precedenti che già lo scorso anno ha suscitato un plauso generale: non solo quando la notizia dell’apertura del Teatro Greco di Siracusa alla lirica ha fatto il giro del mondo, ma soprattutto al termine della prima edizione per gli straordinari risultati raggiunti, raccogliendo consensi in primo luogo da parte dei promoter del turismo internazionale e dall’intero settore alberghiero siciliano, in considerazione della presenza di un pubblico eterogeno, giunto dai cinque continenti, che ha determinato incrementi per la Città di Siracusa di oltre il 18% nel solo mese di luglio dello scorso anno.


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